“Comunicare Salute” ai tempi del Coronavirus
Cosa possiamo fare con i nostri Integratori, i nostri Cosmetici, i nostri Medical Device per non perdere contatto con le persone e i consumatori?
Sicuramente tutti noi, operatori del settore, ci stiamo interrogando su come far ripartire il motore del nostro business il più rapidamente possibile, una volta finita questa tempesta.
C’è chi sta investendo molto, cavalcando alcuni mercati in forte crescita (vedi i dispositivi sanitari, i prodotti a base di Vitamina C, ecc.), c’è chi tentenna e non prende decisioni e c’è chi specula, sfruttando le paure del momento per proporre soluzioni miracolose.
E poi c’è poi la categoria di imprenditori e di marketing manager che preferisco e con cui mi piace lavorare: coloro che si stanno preparando!
Sono coloro che non stanno stravolgendo il proprio business alla ricerca del Santo Graal, improvvisandosi esperti digitali e di vendite online, ma si stanno attrezzando per affrontare il cambiamento.
Con consapevolezza, si stanno lasciando alle spalle queste settimane, uniti all’abbraccio comune rivolto a tutti gli Operatori Sanitari e alle famiglie coinvolte in questa tragedia, senza stare fermi!
Sono coloro che non sono presi dalla frenesia o dal desiderio di un facile profitto, approfittando di questa situazione di emergenza, ma con lungimiranza stanno elaborando una strategia coerente con i propri valori aziendali, cercando di immaginare come potrà cambiare l’economia nei prossimi mesi ed anni.
E parliamoci chiaro, tutte le attività economiche subiranno dei contraccolpi e delle trasformazioni e ci dovremo confrontare con nuovi bisogni e nuovi limiti imposti dagli Stati, dalla Società civile e dal sentiment dei cittadini.
I nostri Brand e la comunicazione si dovranno adeguare al cambiamento, in un momento di incertezza in cui ci troveremo ad affrontare nuove sfide all’interno di un inedito ecosistema in cui vedremo stravolte le priorità e le dinamiche di consumo.
Nell’immediato la certezza è che dovremo riprendere rapidamente a comunicare in modo efficace, evitando cortocircuiti.
L’oscuramento della comunicazione face-to-face imposta dal Covid-19 avrà un impatto negativo sull’awareness e sul valore dei nostri Brand e la mancanza di iniziative rapide rischia di generare ritardi significativi nel recupero post-emergenza.
Social network, siti di prodotto, email marketing, oltre ai più tradizionali giornali, radio e tv, diventeranno mezzi sempre più imprescindibili, canali di comunicazione in grado di mantenere vivo il rapporto con il nostro pubblico.
Ma attenzione, in ogni iniziativa direct-to-consumer che decideremo di mettere in atto con il nostro Brand, sarà necessario adottare il giusto tone of voice e assumere una funzione di rassicurazione e di servizio.
Mai come in questo periodo, quando decideremo cosa e come comunicare, dobbiamo chiederci se ci stiamo realmente rendendo utili al nostro pubblico!!
Questo non significa cadere in retorica o pressapochismi, ma è necessario mantenere la coerenza e l’identità del nostro Brand con una comprensione emotiva dei bisogni delle persone, esorcizzando le paure anche con un’eventuale cauta ironia.
Dobbiamo avere la capacità di pensare alle persone non solo in qualità di consumatori, avendo la forza di raccontare la nostra Azienda e i nostri Brand in maniera meno commerciale, più empatica e più essenziale.
Solo adottando questi comportamenti e mettendo in atto rapide strategie di cambiamento, potremo affrontare il futuro che ci aspetta con meno incertezze.
Leggi anche: L’evoluzione dell’informatore Scientifico ai tempi del Coronavirus
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Vanni Vischi
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